Come anticipato nel nostro post di settimana scorsa, il Garante della privacy ha approvato il software dell’Agenzia delle entrate per la gestione del concordato biennale preventivo.
Il Ministero dell’Economia ha quindi stabilito, attraverso un decreto pubblicato lo scorso 15 giugno, la metodologia di calcolo utilizzata per determinare il concordato preventivo biennale e i redditi base per diverse attività economiche.
Questi redditi minimi settoriali saranno utilizzati per formulare le proposte di concordato per le partite IVA, basandosi su:
- parametri settoriali
- ISA
- proiezioni macroeconomiche
- IRAP
Il concordato preventivo biennale punta all’obiettivo affidabilità fiscale 10 per tutte le partite IVA, nel corso del biennio.
L’Agenzia delle entrate ha reso disponibile una brochure che trovate a questo link.