L’Agenzia delle Entrate con la risposta numero 291 del 12 novembre è tornata su un principio che spesso genera dubbi tra imprese e professionisti: la compensazione dei debiti tributari tra soggetti diversi, situazione che si verifica molto più spesso di quanto si possa pensare.
Ad esempio, questo accade per le reti d’impresa o nei quei casi in cui un’azienda decide di accollarsi il debito d’imposta di un’altra. Anche se nel rapporto civilistico tutto è regolare, dal punto di vista fiscale la linea è molto netta:
✔️ ognuno può compensare solo i propri crediti con i propri debiti;
❌ non si possono usare i crediti di un soggetto per estinguere i debiti di un altro.
Secondo l’Agenzia, infatti, ogni contribuente mantiene una propria identità fiscale autonoma e questo principio non può essere “superato” da accordi interni, contratti o modelli organizzativi di gruppo.
Perché è importante? Perché chi utilizza una compensazione non ammessa rischia che il versamento venga considerato come non effettuato, con le conseguenze del caso: sanzioni, interessi e possibili contestazioni.
Il nostro studio resta a disposizione per eventuali approfondimenti.