Dal 1° gennaio 2024 verranno introdotte, dall’UE, nuove misure relative alla trasmissione, allo scambio e alla conservazione dei dati di pagamento.
Dato l’elevato aumento del commercio elettronico, tali misure avranno una funzione di antievasione volta a contrastare le frodi Iva realizzate attraverso le vendite transfrontaliere di beni e servizi negli Stati europei.
L’obiettivo di questi provvedimenti è, infatti di fornire alle autorità fiscali degli Stati gli strumenti necessari per l’individuazione di eventuali frodi Iva nell’e-commerce: dal prossimo anno i prestatori di servizi di pagamento (Psp) dovranno trasmettere le informazioni relative al beneficiario di pagamenti transfrontalieri nel caso in cui riceva più di 25 pagamenti a trimestre.
Le informazioni ottenute verranno, poi, inserite nel Sistema elettronico centrale Cespo, dove verranno archiviate, aggregate e confrontate con gli altri database europei; in questo modo, gli esperti antifrode degli Stati europei potranno utilizzare tali informazioni per identificare le imprese fraudolente ed effettuare i controlli in materia di Iva.
Il comunicato stampa del Governo diffuso in data 17 luglio 2023 pone, dunque, due distinti obblighi ai Psp, quello di conservare le informazioni relative ai servizi di pagamento e quello di comunicarle mettendole a disposizione dell’agenzia delle Entrate.
Per maggiori informazioni, il comunicato del Governo a questo link.