Al via il Concordato Preventivo Biennale

Lo scorso 25 gennaio, il Consiglio dei Ministri ha approvato il decreto legislativo attuativo della delega fiscale in merito alle disposizioni in materia di accertamento tributario introducendo il c.d. “concordato preventivo biennale” per le partite IVA, uno strumento di collaborazione tra professionisti, imprese e fisco.

Questo strumento consisterà in una proposta che l’Agenzia delle Entrate farà ai titolari di partita IVA, sulla base dei dati in proprio possesso, al fine di stabilire preventivamente le imposte dovute ai fini IRES e IRAP. La proposta dovrà essere accettata dal contribuente entro il 15 ottobre 2024.

L’obiettivo del concordato biennale è risolvere problemi di gettito, supportare imprese e lavoratori autonomi durante periodi economicamente difficili, agevolando piccole e medie imprese, partite IVA, professionisti e società di minori dimensioni soggetti agli ISA, fornendo uno strumento di tax planning.

Chi può accedervi? I contribuenti forfettari e quelli interessati agli ISA, che nel periodo di imposta precedente alla proposta vantino alcuni requisiti come regolarità fiscale, assenza di debiti tributari pendenti o estinzione di quelli superiori a 5000 euro.

Quali sono gli effetti?

  • Chi accetterà la proposta elaborata dall’Agenzia delle Entrate dovrà dichiarare gli importi concordati in dichiarazione dei redditi e IRAP dei due periodi d’imposta successivi.
  • Eventuali somme non versate relative alle imposte dovute dopo l’adesione al concordato saranno iscritte a ruolo.
  • Sul fronte degli ordinari adempimenti contabili e dichiarativi e in materia di IVA invece non cambia nulla e sarà in ogni caso necessaria la comunicazione dei dati ai fini degli ISA.