Concordato Preventivo Biennale: clausula dei redditi esenti

L’Agenzia delle Entrate ha recentemente chiarito che le imprese e i lavoratori autonomi non potranno accedere al Concordato Preventivo Biennale (CPB) se il reddito esente o non tassato supera il 40% della base imponibile. Questo chiarimento, pubblicato nelle FAQ dell’8 ottobre, ha l’obiettivo di garantire un’applicazione corretta e trasparente del CPB, evitando distorsioni fiscali.

👉 Cosa significa questo? Se il reddito di un’impresa o di un professionista non concorre in maniera consistente alla determinazione della base imponibile, non sarà possibile aderire al CPB. Per esempio, se un’azienda genera un reddito di €10.000 e di questo il 50% (€5.000) risulta non tassato grazie a regimi agevolati, non potrà presentare domanda per il concordato.

👉 Chi è escluso? La normativa si applica principalmente ai contribuenti che hanno ottenuto redditi esenti o agevolati superiori al 40% del totale. Sono interessati in particolare coloro che operano in settori caratterizzati da significative agevolazioni fiscali.

🔍 Cosa cambia per le imprese? Queste precisazioni mirano a limitare l’accesso al concordato per chi beneficia di regimi di tassazione particolarmente favorevoli, garantendo una maggiore equità nel sistema fiscale. Per le imprese, diventa cruciale verificare attentamente la propria situazione fiscale per comprendere se si rientra o meno nei requisiti del CPB.

📊 Se avete dubbi su come questa disposizione possa influenzare la vostra azienda o attività, il nostro team di esperti è a disposizione per fornire chiarimenti.