Lo scorso 12 marzo, il Senato ha approvato definitivamente il disegno di legge, che limita la responsabilità patrimoniale dei sindaci delle società. Questa legge stabilisce un tetto alla responsabilità civile dei sindaci, che sarà parametrato ai loro compensi annuali, in caso di mancata vigilanza sugli atti degli amministratori.
Il disegno di legge riscrive l’articolo 2407 del Codice civile.
Le società di capitali in Italia interessate dalla legge sono circa 115.000, con un fatturato totale di 3.000 miliardi di euro. I sindaci coinvolti sono circa 40.000, con oltre 150.000 cariche totali.
La legge prevede tre fasce di responsabilità, in base al compenso annuo dei sindaci:
- Per compensi fino a 10.000 euro, il risarcimento massimo è 15 volte il compenso.
- Per compensi tra 10.000 e 50.000 euro, il risarcimento massimo è 12 volte il compenso.
- Per compensi superiori a 50.000 euro, il limite di risarcimento è 10 volte il compenso.
Inoltre, viene introdotto un termine di prescrizione di 5 anni per l’azione di responsabilità, che inizia dal deposito della relazione dei sindaci allegata al bilancio dell’esercizio in cui si è verificato il danno.